È arrivata la bella stagione, e con la bella stagione si apre quella dei gelati! A chi non piace gustarsi un buon gelato al sole? A tutti, ma proprio a tutti. Anche al nostro amico peloso.

Ma un cane può mangiare latte?

cioccolati caniNel latte è presente il lattosio, uno zucchero che per essere assimilato deve essere scisso in due molecole (glucosio e galattosio) da un enzima chiamato lattasi. Sappiamo cosa state pensando: ma i cuccioli bevono latte dalla mamma! Il latte di cagna, a differenza di quello vaccino, è molto povero di lattosio. Inoltre, a partire dalle 6 settimane di vita del cucciolo si deve iniziare lo svezzamento: è appunto in questa fase che l’apparato digerente del cane cambia, e tra i vari cambiamenti sparisce l’enzima lattasi, responsabile appunto della digestione del lattosio. Sia cuccioli che cani adulti faranno salti di gioia alla vista del latte o ancor meglio di un gelato, ma il loro apparato digerente non è in grado di digerirlo correttamente. I sintomi di un’intolleranza al lattosio (che deriva semplicemente dalla mancanza dell’enzima lattasi) sono molto simili a quelle che potrebbero insorgere in un umano intollerante al lattosio: gas intestinale, diarrea, debolezza, letargia e vomito.

Sappiamo che è difficile dire di no agli occhioni del nostro amico a quattro zampe quando ci vede mangiare un gelato, ma perché non ci abituiamo a portarci dietro qualche snack adatto a lui? Come per esempio Giramico Picks all’agnello, fatto con il 70% di carne, decisamente più compatibile con lo stomaco canino!

E il cioccolato?

latte al caneIl latte però non è l’unica minaccia “nascosta”. Un altro alimento umano apparentemente innocuo ma in realtà ancora più pericoloso è il cioccolato: più specificamente, la teobromina in esso contenuta. I cani non riescono ad assimilare velocemente questa sostanza, quindi se ingerita si accumula nell’organismo e diventa tossica. La dose letale per un cane è di circa 100mg per Kg di peso corporeo: non è molto! Il cioccolato risulta molto più dannoso quindi ai cani di piccola taglia, mentre un cane di media-grande taglia accuserà più lentamente i sintomi dell’avvelenamento. Anche se non sempre l’avvelenamento porta al decesso del cane, sicuramente le conseguenze che ne derivano non sono leggere: tremori, nervosismo, vomito, diarrea e molta sete, ad esempio. Se il cane ingerisce del cioccolato meglio correre dal veterinario, portando con sé possibilmente l’involucro del cioccolato ingerito, per aiutare nella diagnosi.

Se vogliamo premiare Fido, il modo migliore è quello di dargli un premio pensato apposta per lui: Giramico ha creato la gamma “Piccoli momenti di felicità” per soddisfarlo in modo sicuro. Anche se il cane è considerato un membro della famiglia, bisogna ricordarsi che apparteniamo a specie diverse, e non sempre quello che fa bene a noi fa bene anche a lui! Non dobbiamo mai dimenticarci che l’alimentazione del cane infatti è diversa dalla nostra!

Molti sono gli alimenti umani che possono creare squilibri nella sua dieta (e che non necessariamente farlo star male nell’immediato): il nostro cibo, condito, è ricco di olio, sale e zucchero, che ne esaltano il sapore ma non lo rendono certo più salutare. A noi un bel gelato, a Fuffy un Biscotto alla Mela (o Light, se ci tiene alla linea!).